Premio Campiello 2025, vince Wanda Marasco
È Wanda Marasco con Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) la vincitrice della sessantatreesima edizione del Premio Campiello, il riconoscimento letterario istituito nel 1962 dagli industriali veneti, tra i più prestigiosi della narrativa italiana, che ogni anno segnala voci capaci di arricchire il panorama letterario con originalità e forza espressiva.
La scrittrice napoletana ha conquistato 86 dei 282 voti della giuria - composta da lettori anonimi - superando di soli tre voti Fabio Stassi, in cinquina con Bebelplatz (Sellerio). Inverness di Monica Pareschi (Polidoro) si è classificato al terzo posto con 58 voti, precedendo Troncamacchioni di Alberto Prunetti (Feltrinelli) e Nord Nord di Marco Belpoliti (Einaudi), che hanno totalizzato rispettivamente 36 e 18 voti.
I cinque titoli finalisti del Premio Campiello 2025
Ecco le prime parole con cui l'autrice ha accolto la vittoria del prestigioso premio:
«Ho molta gioia di questo premio. È come se mettessi un chiodo duro e morbido nello stesso tempo alla mia storia.
Lo dedico a tutto ciò che nella vita e in letteratura mi ha consegnato amore e conoscenza. In tutti i miei romanzi ho usato la follia come un terzo sguardo, una capacità di mostrare l’uomo e i suoi mostri, le sue visioni. È come se fosse una nuova forma di conoscenza. Amleto fa passare la sua follia attraverso la parola, il teatro, per svelare la verità».
Di spalle a questo mondo, il libro vincitore del Premio Campiello 2025
Di spalle a questo mondo - già incluso nella dozzina del Premio Strega 2025 - racconta la vicenda del medico Ferdinando Palasciano, figura innovativa nella Napoli di fine Ottocento, e ne segue la vita segnata da battaglie civili e riforme nel campo medico, fino al ricovero nel manicomio di Villa Fleurent. Accanto a lui, la moglie Olga Pavlova Vavilova occupa un ruolo centrale in una narrazione che intreccia storia personale e storia collettiva. Wanda Marasco mescola biografia storica e invenzione poetica, con un linguaggio intenso, lirico e denso di immagini. Il libro è attraversato da un senso di dolore irriducibile, ma anche da una struggente ricerca di bellezza e salvezza.
Con Di spalle a questo mondo, Marasco consolida una carriera letteraria già segnata da importanti riconoscimenti: il Premio Bagutta Opera Prima per L’arciere d’infanzia, il Premio Montale per la poesia, la selezione allo Strega con Il genio dell’abbandono e la finale ancora allo Strega con La compagnia delle anime finte. Le sue opere sono tradotte in inglese, spagnolo, tedesco e greco, e la sua scrittura ha trovato spazio anche nel teatro. Wanda Marasco conferma con questa vittoria il suo posto tra le autrici più interessanti della letteratura contemporanea.

Di spalle a questo mondo


